L’impresa sociale cerca il rilancio

Le imprese sociali, ovvero attività operanti nel settore dell’assistenza sociale e dell’istruzione, sono state introdotte del 2006 attraverso il Decreto Legislativo 155. Una formula che non ha riscontrato molto successo nei primi 10 anni di vita, vedendo la costituzione di sole 1.367 attività. La ragione principale dello scarso appeal è dovuta soprattutto al fatto che il Dlgs 155 non prevedeva una vera e propria convenienza per gli imprenditori, ai quali veniva imposto il divieto di distribuzione degli utili e l’assenza di agevolazioni fiscali.

Attraverso la riforma in arrivo, vi sarà la possibilità di distribuire dividenti ai soci, insieme  a consistenti incentivi fiscali per le imprese sociali nate da meno di 3 anni. Inoltre, per evitare la fuoriuscita di risorse economiche dall’impresa sociale, è stata prevista la detassazioni degli utili e degli avanzi di gestione destinati alla riserva indivisibile o all’aumento del capitale sociale.

Oltre ai diversi incentivi, la riforma allargherà i settori di attività dell’impresa sociale, includendo la salvaguardia dell’ambiente e l’utilizzo razionale delle risorse naturali.

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