Giacomo Ciapponi

Senior Specialist

“Uno degli aspetti che amo maggiormente del mio lavoro?
La costante proiezione nel futuro”.

Quando hai iniziato a lavorare in REF-E, cosa ti ha spinto?

Ho iniziato a lavorare in REF-E 10 anni fa, possiamo dire per caso. Avevo finito il mio percorso di studio (triennale e magistrale in Matematica seguito da un master in Economics) e mi imbattei nel sito internet di REF-E. Mi colpì immediatamente l’unione tra mondo dell’energia e approccio quantitativo all’analisi con l’utilizzo di tante tipologie di modelli. Mandai il curriculum e così partì la mia avventura ricca di soddisfazioni. In breve tempo ho imparato quanto il mondo dell’energia sia più interessante e complicato di quel (poco) che sapevo, che i temi e le sfide da affrontare cambiano velocemente, e che, lavorando in ambito energy, si è sempre proiettati nel futuro, l’aspetto che apprezzo maggiormente del mio lavoro in REF-E. Infine, il team di lavoro e l’organizzazione molto orizzontale (anche per via delle originali dimensioni  “familiari” dell’azienda) mi hanno permesso di lavorare in un ambiente giovane, stimolante e informale.

Cosa apprezzi maggiormente del tuo lavoro?

Quello che apprezzo di più del mio lavoro è l’avere la possibilità di approfondire tanti temi diversi, molto spesso all’avanguardia. Tutti gli studi si appoggiano sull’analisi dei dati a disposizione e, spesso, su modelli di ottimizzazione che ci permettono di dare risultati più robusti. Inoltre mi ha colpito molto la fiducia che è stata riposta nei miei confronti sin dall’inizio; sono stato infatti coinvolto in diversi progetti assumendone la responsabilità soprattutto nello sviluppo dei nostri modelli proprietari.

Quali sono invece le difficoltà che riscontri?

A volte portare avanti contemporaneamente progetti di consulenza e lo sviluppo modellistico è difficile poiché le due attività richiedono modalità di gestione del lavoro differenti e il tempo a disposizione purtroppo è sempre limitato. In questo modo però sono spinto ad efficientare il lavoro, concentrandomi sugli aspetti più rilevanti di entrambe le attività per raggiungere i risultati attesi.

Come valuti l’unione tra MBS Consulting e REF-E? Che valore ha portato nelle tue attività?

Ho accolto con “positiva curiosità” la scelta di unirci a MBS. Dopo diversi anni in REF-E mi erano chiari i pregi ma anche i limiti derivanti dal rimanere nel lungo periodo in una dimensione “familiare” e quindi la possibilità di sperimentare e di mettermi alla prova in un contesto più ampio e più eterogeneo mi incuriosiva. Dopo quasi un anno (per me l’unione ha iniziato a essere effettiva con il trasferimento a gennaio 2022 negli uffici di piazza Diaz) posso dire di essere contento di questa scelta e fiducioso delle prospettive future. L’aspetto più bello è quello di aver ritrovato anche in MBS una modalità di lavoro e di relazione molto orizzontale, senza individualismi da premiare o alimentare, proiettata al lavoro di squadra e al coinvolgimento a 360° di tutte le risorse. Inoltre, per quanto riguarda le mie attività, essere in MBS mi ha dato la possibilità di concentrarmi maggiormente sugli aspetti di ricerca e sviluppo sui modelli e sulle nostre soluzioni per la gestione e l’analisi dei dati. Infine la presenza di Innovation Team, unità di ricerca e advanced analytics di MBS, e il far parte del gruppo Cerved e di ION, ha fatto crescere esponenzialmente le possibilità di confronto e di apprendimento sulle tecniche più innovative nell’ambito dell’analisi dati e di varie tipologie di modelli di previsione. A distanza di un anno posso dire che la mia curiosità inziale si è trasformata in piena soddisfazione.