C’è una pattuglia di 22 imprese italiane “top class” sul piano del welfare aziendale. Per ampiezza delle iniziative a favore dei dipendenti, per la loro capacità di gestione e per l’originalità di quanto realizzato. A dirlo è l’indagine Welfare Index PMI promossa da Generali Italia e realizzata su 3.422 imprese da Innovation team, società del gruppo MBS Consulting.
La ricerca, presentata a Roma il 28 marzo, ha infatti creato 5 classi di rating per le imprese considerate, assegnando loro un valore crescente da 1w a 5w.
Alla base della valutazione c’è un algoritmo che misura più di cento variabili rilevate con l’indagine campionaria.
Il risultato dell’elaborazione è il Welfare Index PMI: un punteggio individuale che permette a ogni azienda di misurare il proprio livello di welfare, complessivo e di ogni area, confrontandosi con la media e con le esperienze best practice del proprio settore.
Tutti i punteggi individuali sono raggruppati in cinque classi di rating:
WWWWW – Welfare Champion, imprese con punteggio superiore a 40;
WWWW – Welfare Leader, imprese con punteggio compreso tra 30 e 40;
WWW – Welfare Promoter, imprese con punteggio compreso tra 20 e 30;
WW – Welfare Supporter, imprese con punteggio compreso tra 10 e 20;
W – Welfare Accredited, imprese con punteggio fino a 10.
Nella tabella le descrizioni delle motivazioni di appartenenza alle classi di rating, e il numero di imprese comprese in ogni classe.